PMI E CINA: AUMENTANO GLI EXPORT

Il Food & Beverage italiano cresce grazie al mercato cinese 

Le micro, piccole e medie imprese del Bel Paese indirizzano i loro interessi verso l’esportazione oltreoceano: oltre infatti a continuare i propri dialoghi con i paesi dell’Unione Europea (Francia e Germania in primis), le attività italiane del mondo alimentare sembrerebbero riscuotere un grande successo in Cina. Come è facile immaginare, le esportazioni rappresentano una delle principali valvole di sfogo del sistema economico nostrano, specialmente delle piccole realtà che di anno in anno aumentano, catturando l’attenzione dei Paesi esteri. Il commercio nazionale verso il Paese asiatico aveva raggiunto già nel 2017 un valore di 1,2 miliardi di dollari, con una crescita del 53,5% rispetto al 2010 e, attualmente, vanta un incremento medio annuo del +17%. E’ una situazione molto incoraggiante per quelle realtà di piccole dimensioni che sono un po’ il simbolo dell’imprenditorialità nazionale, costituendo ben il 90% delle attività italiane. General Cessioni, società di intermediazione aziendale, spiega come la conseguenza diretta di questo felice momento per l’Italia sia la crescita delle azioni di compravendita; è avvenuta una forte impennata del numero degli imprenditori interessati ad investire e comprare le Pmi, essendo consapevoli che il ritorno sull’investimento sarà sicuramente più che positivo. Tra i prodotti maggiormente apprezzati sul mercato asiatico non mancano il vino e l’olio di oliva, fiori all’occhiello dei nostri prodotti agricoli e alimentari. A motivare le esportazioni verso i Paesi asiatici sicuramente si rinviene l’aumento della spesa della popolazione cinese, le dimensioni notevoli del mercato e il dimostrato interesse verso il Made in Italy. L’Italia è il secondo Paese per quanto riguarda la produzione alimentare, agricola e biologica e la leadership per quanto riguarda la provenienza dei prodotti, l’energia rurale e la valorizzazione e la varietà del proprio patrimonio produttivo. Non c’è da sorprendersi, dunque, di fronte a questi cambiamenti tanto promettenti e positivi.

« Torna all'archivio